Sarrasine - Honoré de Balzac
Italiano: 2011 | 64 pagine | ISBN: 9771973564394
Titolo originale: Sarrasine
Traduzione: Rosanna Farinazzo
Parigi, inverno del 1830. In un ricevimento nella villa dei ricchi conti di Lanty, l'io narrante nota uno stridente contrasto fra la sontuosità degli arredi e la gaiezza degli invitati da un lato, il freddo invernale e i funerei alberi spogli coperti di neve dall'altro. Il narratore è in compagnia della marchesa Béatrix de Rochefide, una donna allegra e vitale la quale è spaventata dall'aspetto spettrale di un vecchio invitato. Impaurita, conduce il suo accompagnatore in un salottino, dove rimane colpita dalla bellezza ideale di un Adone dipinto su una tela di Vien. Poco dopo, vede passare Marianina, la giovane figlia dei Lanty, che accompagna il vecchio in una stanza. Béatrix chiede con insistenza che le si racconti la storia del vecchio, e l'io narrante la accontenta l'indomani, nella propria dimora.
Metà del XVIII secolo. Ernest-Jean Sarrasine, figlio di un avvocato della Franca Contea, si dedica alla scultura opponendosi ai desideri del padre che avrebbe desiderato per lui la carriera forense. Allievo di Edmé Bouchardon, il giovane Sarrasine, dal temperamento estremamente passionale, può recarsi in Italia grazie a una borsa di studio del marchese de Marigny, fratello della Pompadour. A Roma Sarrasine si innamora di Zambinella, cantante d'opera, che vede esibirsi una sera al Teatro Argentina, rimanendo folgorato dalla sua bellezza e dalla sua grazia. Da quel giorno essere amato da quella donna diviene l'unico scopo della sua vita. Sarrasine ignora però che Zambinella è in realtà un castrato dalle fattezze femminili. Quando Zambinella confessa a Sarrasine la sua vera natura, ammettendo di averlo ingannato per divertirsi alle sue spalle, Sarrasine, in preda alla disperazione e alla furia, scaraventa il suo martello, mancando il bersaglio, contro una scultura che rappresenta le fattezze di Zambinella e si accinge a uccidere il cantante, ma viene colpito a morte dai sicari del cardinal Cicognara, protettore di Zambinella.
Il cardinal Cicognara entra in possesso della statua di Sarrasine e fa realizzare in marmo la scultura, che la famiglia Lanty ritrova nel 1791 al museo Albani, pregando Vien di copiarla. Così nasce la tela raffigurante Zambinella come Adone. Il vecchio dall'aspetto spettrale che nel 1830 si aggira fra gli ospiti della festa da ballo parigina è proprio l'ormai decrepito Zambinella, imparentato con i Lanty, che devono a lui la loro fortuna.
Finito il racconto, la marchesa, disgustata delle passioni e della vita, si scaglia contro Parigi, dove le ricchezze costruite sul sangue e tutte le infamie riscuotono la simpatia della società, mentre la virtù rimane senza ricompensa.
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