top of page
ree

Lettere di una novizia - Guido Piovene


Italiano | 1978 | 240 Pagine


Romanzo epistolare del 1941, "Lettere di una novizia" racconta la contrastata e sbagliata vocazione di una ragazza della buona borghesia. Vero perno dell'opera è però la rappresentazione del sentimento della "malafede", quella scarsa o nulla coscienza di sé che porta i personaggi a occultare le proprie ragioni sotto le giustificazioni più tortuose, le motivazioni più capziose. Confondendo valori e false promesse di un'educazione cattolica e di una formazione fascista, Piovene può così dare espressione alla condizione di una intera generazione di intellettuali e di uomini forse liberi di scrivere, muoversi e pensare, ma carichi di pregiudizi, prescrizioni, prevenzioni.

 
 
 
ree

Il soldato - Carlo Cassola


Italiano | 1976 | 170 pagine


Sul finire degli anni Trenta, mentre all'orizzonte rumoreggia già la guerra, un giovane lombardo, Mario Ghersi, si trova a svolgere il servizio militare in un paesino del Meridione, dove si innamora di una ragazza del posto, Rita; la natura volubile e in qualche modo selvaggiamente libera della donna renderà impossibile per il soldato portare avanti una storia d'amore che rimarrà solo accennata. Altrettanto incompiuta è la relazione di Rosa Gagliardi con il fidanzato, per ben diversi motivi: il ragazzo infatti muore in Libia nella battaglia di Sciara Sciat. Protagoniste dei due lunghi racconti qui riuniti e già pubblicati assieme nel 1958, Rita e Rosa non potrebbero essere più diverse, eppure le accomuna un unico destino di solitudine e disillusione; soprattutto, a legare le loro vicende essenziali, la nitidissima narrazione di Cassola che, come scrive Massimo Onofri, «ci appare sempre come un atto di obbedienza alla vita, di modo che nella limpidezza di superficie possa affiorare ciò che giace nel buio dei fondali».

 
 
 
ree

I piaceri - Vitaliano Brancati


Italiano | 1980 | 121 pagine


Il volume I piaceri (parole all'orecchio) venne pubblicato nel 1943, ma gran parte dei capitoli era già apparsa su diverse riviste. I testi costituiscono, nella descrizione dello stesso autore, «un misto di fatti e moralità, quasi dei racconti avventurosi». Secondo Giulio Ferroni I piaceri offrono «le scaglie di un "libero pensiero", che parte da un comune senso del "bene", materiale e morale, che oppone alla tronfia mitologia fascista della forza, della potenza, dell'eroismo, figure di mitezza, di dimessa dignità, immagini di un passato felice». Sulla scia del Leopardi della Ginestra, Brancati compone delle perfette "operettine morali" del Ventesimo secolo, in un perfetto amalgama di analisi del costume, meditazione etica, riflessione autobiografica e sentimento del comico.

 
 
 
bottom of page