
La volpe e le camelie - Ignazio Silone
Italiano | 1974 | 165 pagine
E' questa la prima opera narrativa di Silone che non sia ambientata nell'Italia meridionale; ma nel Canton Ticino, e precisamente nel lembo di terra bagnato dal lago Maggiore, al di là della frontiera italo-svizzera. In quegli anni (1930-1935) la frontiera costituiva una temibile barriera che divideva non solo gli Stati, ma anche gli uomini, gli amici, le famiglie.
I personaggi del racconto sono svizzeri e italiani, variamente alle prese con lo spietato ingranaggio del tempo. La storia di una volpe che insidia i pollai dei contadini e che per molto tempo sfugge alla loro caccia, s'intreccia nel corso di tutta la narrazione con la vicenda di altre insidie in cui le parti dei perseguitati e dei persecutori varie volte si capovolgono. L'autore pertanto, senza nascondere la sua fede che anzi traspare da ogni linea, ha saputo sottrarre i suoi personaggi da ogni rigida classificazione in buoni e reprobi. Da questo punto di vista il sentimento più forte che emana dal libro è veramente la pietà.
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