Quando eravamo grandi - Anne Tyler
Italiano | 2001 | 276 pagine (ISBN13: 9788882463571) Titolo originale: Back When We Were Grownups Traduzione: Laura Pignatti
Raggiunta la mezza età, Rebecca scopre di aver vissuto un’esistenza diversa da quella che forse avrebbe voluto. Nemmeno ventenne ha lasciato il college e il fidanzato per sposare Joe Davitch, più vecchio di lei e già padre di tre bambine. E poco dopo, rimasta vedova giovanissima, si è ritrovata ad assumere il ruolo del capofamiglia: oltre ad accudire una figlia, tre figliastre e un vecchio zio del marito, ha mandato avanti l’attività della suocera affittando la grande casa ottocentesca dei Davitch, ormai fatiscente, per ricevimenti di nozze, pranzi di comunione, rinfreschi per celebrare le grandi occasioni della vita. E, tra una festa e un banchetto, tra la preparazione di un arzigogolato menu e la telefonata di un cliente capriccioso, adesso deve dedicarsi anche ai nipotini e alle complicate vicende sentimental-matrimoniali delle giovani Davitch. Sempre col suo naturale – o, meglio, professionale – buonumore.
Dov’è finita la ragazza timida e studiosa che era, per la quale qualsiasi festa era sempre stata una tortura? E come sarebbe Rebecca, adesso, se da giovane non avesse dato quella svolta brusca alla sua vita? Con la sensazione un po’ amara di essere diventata «la persona sbagliata», scopre in sé il desiderio di ripercorrere il proprio passato di ragazza, magari ritrovando quell’amore di gioventù che sembrava dimenticato...
Da un’autrice che intesse la sua arte con le più sottili sfumature della vita e dei rapporti famigliari, un romanzo in cui personaggi, con i loro piccoli drammi quotidiani, ruotano attorno a un universo femminile sempre descritto con un sorriso dolceamaro di umana partecipazione. Un libro che tocca con lieve umorismo e infallibile sincerità i temi del matrimonio e delle scelte difficili, dell’età e dei rimpianti.
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