(R0132) Il ragazzo elettrico - Garry Kilworth (1998)(43/2)
- challagi

- 12 feb 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 16 ago 2024

Il ragazzo elettrico - Garry Kilworth
Italiano | 1998 | 102 pagine | ISBN: 978880457503
Titolo originale: The electric kid Traduzione: Francesco Saba Sardi
Filocaldo e Cieco sono una ragazzina e un ragazzino che vivono assieme ad altri come loro nella discarica della città vicina. Nella discarica cercano cibo e oggetti da vendere per sopravvivere. Filocaldo e Cieco hanno formato una squadra particolare e sono come sorella e fratello: lui non ci vede, ma può sentire gli ultrasuoni e individuare gli oggetti elettronici sepolti nella spazzatura. Filocaldo sa riparare praticamente qualunque cosa, un’abilità che ha imparato dal padre prima della sua morte. Era stato proprio lui a soprannominarla Filocaldo, e ci tiene al suo nome. Dopotutto alla discarica tutti hanno nomi particolari, come Sofà e Frigo.
I due usano le loro capacità per vivere e quando riescono a trovare, riparare e vendere qualcosa, si comprano un pasto vero e aiutano chi ha bisogno, se possono. Ma alla fine della giornata devono tornare nelle loro tende di plastica su cui zampettano i ratti, dopo aver venduto i frutti delle loro fatiche a ricchi annoiati in visita alla discarica coi loro veicoli ultimo modello. Non si aspettano di poter cambiare vita, ma un giorno un tipo di nome Kevin A. osserva le capacità di Cieco in azione e si rende conto che c’è del potenziale dietro un ragazzino che può sentire le frequenze di un telecomando elettronico e dietro a una ragazzina che può costruire proprio il telecomando con le frequenze giuste. Così li costringe a seguirlo, e i due si trovano a dover costruire un telecomando per un uomo che scoprono essere il Ratto, il più pericoloso signore del crimine della città. Kevin A. li costringe a diventare ladri e topi d’appartamento, ma non finisce qui, perché ai due non piace obbedire agli ordini, soprattutto a quelli di un criminale… avranno bisogno di tutte le loro abilità se vogliono sfuggire alle grinfie reali e metaforiche del Ratto.




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