L'asino - F.D. Guerrazzi
Italiano | 1857 | 625 pagine
Nella notte millesima sesta della mia quarta prigionia un sogno scese sopra il mio capezzale, ed il sogno fu questo: Io me ne stava giacente giù tanto nelle viscere della terra, che mi pareva con le mie ossa toccare le roccie di granito, le quali formano l’ossatura del mondo. E sopra le mie ossa la cenere delle generazioni disfatte dopo di me si ammonticchiava alta come le montagne dell’Immalaia di cui il Condor, l’uccello del volo poderoso, non può toccare la cima. Di repente, ecco una voce mosse da lontano, la quale ora sì, ora no, secondo che il vento spirava, si faceva sentire, e le mie viscere a cagione di codesta voce si rimescolavano tutte e l’anima mia era conturbata da sbigottimento grandissimo.
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