Marilyn Monroe - Donald H. Wolfe
Italiano | 1999 | 456 pagine | ISBN: 9788820029241
Titolo originale: The Assassination of Marilyn Monroe Traduzione: Francesco Saba Sardi
Wolfe ripercorre tutta la sua storia, dalla difficile infanzia fino ai suoi successi e i suoi momenti di debolezza dovuti anche al fatto che il suo talento non venisse mai riconosciuto anteponendovi sempre la sua immagine. Non che lei odiasse la sua immagine, anzi sapeva benissimo come sfruttarla e amava questo fatto, quello che odiava era il fatto che nessuno mai la valutasse anche per le sue altre doti di attrice, di cui aveva più volte dato prova, e come persona. Ripercorreremo la sua vita pubblica scintillante contrapposta a quella privata di cui l’autore ci racconta tutto ciò che è verificabile. Ne esce un ritratto realistico e malinconico. Perché Marilyn, come è noto, ha forse commesso l’errore di voler essere una pura anima in un mondo che desidera solo il corpo. Lei era consapevole dell’errore, ma era anche consapevole che questa era la sua persona e che non avrebbe voluto cambiare. Il problema è che se vuoi essere una persona vera in un posto come Hollywood è inevitabile che prima o poi sarai schiacciato.
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