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Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia - Michele Ruol


Italiano | 2024 | 208 pagine | ISBN: 9788894845525


Nella storia di Madre e di Padre ci sono degli avvenimenti che determinano un prima e un dopo. La nascita di Maggiore e poi quella di Minore, ad esempio, o l’incidente che li coinvolge, ma anche episodi apparentemente marginali dirottano le loro esistenze, come le nostre: delle mani che si sfiorano per caso e poi si trattengono appena più del dovuto, o l’apertura casuale di una chat altrui. Vincitore 31ª edizione premio Giuseppe Berto. Vincitore 9ª edizione premio Fondazione Megamark.

Proposto da Walter Veltroni al Premio Strega 2025 con la seguente motivazione:«Per la prima volta segnalo un romanzo ai giurati del Premio Strega. Lo faccio, in primo luogo, per condividere con loro l’emozione che ho provato nel leggere le pagine di Michele Ruol. Il romanzo è il racconto del vuoto lasciato nella vita di due genitori, Padre e Madre, dalla morte improvvisa dei loro due figli, Maggiore e Minore. Tutto, in un istante, cambia senso e direzione, perde peso, si fa vuoto, puro vuoto. Ruol racconta questa deflagrazione attraverso le cose, gli spazi, gli oggetti, i momenti, i movimenti. Una scrittura asciutta rende ancora più intensa l‘emozione che si prova nel leggere le pagine di questo inventario di una vita, dopo il più devastante degli incendi.»

 
 
 
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I girasoli ciechi - Alberto Méndez


Italiano | 2025 | 280 pagine | ISBN: 9788838947780

Titolo originale: Los girasoles ciegos Traduzione: Bruno Arpaia


Pubblicato in Spagna nel 2004, poco prima della morte del suo autore, I girasoli ciechi ha la forza e la visione di un libro meditato per tutta la vita: la sua perfezione letteraria, l’umanità struggente dello sguardo e il sentimento poetico che lo attraversa, ne hanno fatto un caso editoriale, un bestseller salutato da importanti premi e riconoscimenti, traduzioni in molti paesi, una versione cinematografica. I protagonisti di questo libro sono sconfitti che, come girasoli ciechi, hanno rinunciato a cercare il sole. Ed è la sconfitta, lo splendore e la grazia dell’abbandono, a tenere unite le quattro vicende de I girasoli ciechi, ambientate nell’immediato dopoguerra in Spagna: un capitano dell’esercito vittorioso di Franco decide di arrendersi ai repubblicani, ormai sbaragliati, nell’ultimo giorno del conflitto; un giovane poeta fugge in montagna con la fidanzata incinta e affronta una vertiginosa storia di solitudine e di morte; un prigioniero, che sta per essere giustiziato, cerca di posticipare la propria fine inventando una vita di onore e coraggio per il figlio del colonnello dal quale dipende la sua sorte; un religioso, ossessionato dalla moglie di un intellettuale repubblicano che vive nascosto in un armadio, scatena la disgrazia di una famiglia. «I documenti sui quali lavorano gli storici promettono e a volte permettono di dare la certezza, la verità è altra cosa», scrive Adriano Sofri nella Nota che chiude il volume. E così tutto ciò che è narrato in questo libro è vero, ma nulla di ciò che viene detto è certo: perché oltre gli orrori e le paure, al di là delle sofferenze e dei drammi, dopo ogni guerra civile resta soltanto la necessità di ricordare ciò che sappiamo. Con una prosa scarna e poetica, densa e tagliente, questi Girasoli ciechi raccontano un dolore inafferrabile ed eterno, che contiene la vergogna, lo sconforto, e infine il seme della resistenza, del riscatto e della lotta per un futuro diverso: un canto triste e superbo alla dignità.

 
 
 
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Anima risorta - Christopher Moore


Italiano | 2025 | 408 pagine | ISBN: 9788892763876

Titolo originale: Anima rising

Traduzione: Gianluca Testani


Vienna, 1911. Gustav Klimt, il pittore più famoso dell’Impero austro-ungarico, nota il corpo nudo di una donna nel Danubio. Sa che dovrebbe chiamare la polizia ma è animato dal desiderio irresistibile di disegnarla. Mentre prepara il bozzetto, dal corpo parte un colpo di tosse: la donna è viva! Così, niente polizia: Klimt la porta nel suo studio dove, insieme alla sua modella-musa Wally, si prende cura di questa ragazza dall’aspetto selvaggio che non ricorda più chi sia né come sia finita nel fiume. Klimt la ribattezza Giuditta, in onore di uno dei suoi quadri più famosi, e si impegna ad aiutarla a ritrovare la memoria chiedendo aiuto a Sigmund Freud, il quale coinvolge nell’impresa anche Carl Jung. Mentre i due padri della psicoanalisi applicano ogni mezzo per svelare il mistero, la bizzarra Giuditta viene introdotta nei circoli artistici e culturali viennesi, incontrando personaggi come Egon Schiele, Anton Peschka, Oskar Kokoschka, Alma Mahler e Emilie Flöge. Grazie all’ipnosi, Giuditta ricostruisce il proprio passato che risale ad almeno cento anni prima, arricchendo il suo mistero di elementi e personaggi come Victor Frankenstein, l’“uomo a mosaico”, un lungo soggiorno nell’Oltretomba insieme a un certo Corvo e al Popolo del Mare… Ma come ha fatto ad arrivare nel Danubio? E perché così tante persone le danno la caccia, primo tra tutti Geoff, il gigantesco cane Malamute che ama i croissant?

 
 
 
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