Il manoscritto di Brodie - Jorge Luis Borges
Italiano | 2003 | 95 pagine | ISBN: 9788496075856
Titolo originale: El informe de Brodie Traduzione: Lucia Lorenzini
I racconti riuniti nel Manoscritto di Brodie, uscito nel 1970, sono lo splendido frutto della vecchiaia di Borges, capace come pochi altri di imprimere, passati i settant'anni, una notevole svolta agli equilibri ormai consolidati della sua carriera di scrittore. Ma forse la svolta è soltanto apparente, magari semplice conseguenza di un diverso orientamento nella strenua esplorazione dello spazio della letteratura già scritta, cui lo scrittore argentino ha sempre affidato tutte le sue straordinarie risorse di eccentrico affabulatore.
Qui a farla da padroni sono il giovane Kipling, e lo Swift di Gulliver, e Schopenhauer, insieme a un complesso reticolato di rimandi alle precedenti opere dell'autore stesso, e in particolare agli ambienti della periferia di Buenos Aires con i suoi malavitosi abitanti - forti, istintivi, violenti - già sperimentati in Evaristo Carriego e in molti altri racconti.. Ma in virtù del miracolo che sempre si rinnova nell'opera di Borges, le fonti libresche del bibliotecario che ha ridotto il mondo a un universo cartaceo si trasformano immediatamente in carne e sangue, in calda costruzione fantastica che offre una traccia delle sue origini solo a chi le voglia cercare.
Si tratti di rozzi e violenti bestioni, o di improbabili e repellenti indiani, o di Heidegger sotto mentite spoglie, o di stralunati episodi di storia patria, o di una Bibbia in inglese, l'immaginazione di chi scrive mira comunque dritto al nucleo drammatico e definitivamente umano delle mille storie possibili, o dell'unica storia narrabile, che è quella di un'eterna domanda senza risposta: chi siamo, e cosa non siamo.
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