Drammi - Luigi Pirandello
Serie " I premi Nobel per la letteratura" #35
Nobel anno 1934 : “per il suo ardito e ingegnoso rinnovamento dell'arte drammatica e teatrale”
Italiano | 1966 | 673 pagine
"La vita e l'opera di Luigi Pirandello" di Aldo Capasso
"Questa sera si recita a soggetto"
E' questa, insieme a Sei personaggi in cerca di autore, la più famosa opera teatrale di Pirandello. Terza della Trilogia del teatro nel teatro, rappresenta i contrasti tra Attori e Regista, con il coinvolgimento del pubblico, durante la rappresentazione della novella di Pirandello "Leonora addio!", messa in scena come spettacolo a soggetto, cioè senza copione prestabilito. Il regista Hinkfuss la traduce in quadri e scene di smaccato gusto spettacolare, ma gli Attori rifiutano di assoggettarsi a lui e reclamano il primato della spontaneità sul freddo gioco scenico. Si sviluppa così una fitta polemica sulla regia del Novecento.
"Come tu mi vuoi"
"Trovarsi"
Il problema di ciò che ciascuno di noi veramente sia, prescindendo da come gli altri lo vedano, e da come, in un certo senso, lo facciano essere, è questione difficile da risolversi; ma tanto più complessa per chi, come la Donata Genzi della commedia Trovarsi, per la sua professione di attrice, deve assumere, di volta in volta, l'identità dei vari personaggi rappresentati sul palcoscenico.
"Quando si è qualcuno"
Quando si e qualcuno e un'opera teatrale in tre atti, rappresentata per la prima volta al Teatro Odeon di Buenos Aires il 20 settembre 1933. L'opera, di forte sapore autobiografico, racconta del dramma interiore di un uomo anziano, un poeta oramai affermato, che si trova combattuto se vivere la passione e il sentimento che nutre per la giovane Verroccia, e con esso gioire della forza vitale che solo l'amore puo dare, o rimanere imprigionato nella sua figura di uomo distinto ed affermato, che l'ha tuttavia reso "qualcuno." Nelle due figure si ravvisano quelle di Pirandello stesso e dell'attrice Marta Abba.
"I giganti della montagna"
I giganti della montagna e un dramma- Fu steso intorno al 1933, anche se a quanto pare il pezzo era stato concepito, in forma embrionale, negli anni venti. Come di consueto, questo dramma si basa su una delle Novelle per un anno. Questa volta si tratta di Lo storno e l'Angelo Centuno (1910). Inoltre un personaggio (il lampionaio Quaqueo) e ispirato alla novella Certi obblighi. Il primo atto aveva un titolo a sé: I fantasmi. Pubblicato in alcune riviste (Dramma; La Nuova Antologia), fu rappresentato per la prima volta a Firenze, il 5 giugno 1937. Il secondo atto fu dato alle stampe dalla rivista Quadrante. Il pezzo rimase comunque incompiuto a causa della morte del drammaturgo, avvenuta nel 1936.
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